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Caratteristiche generali del ventilatore centrifugo

Caratteristiche generali del ventilatore centrifugo

Il ventilatore centrifugo è la tipologia di aspiratore maggiormente utilizzata negli impianti industriali. La sua geometria costruttiva viene principalmente sfruttata per aspirare gas misto ad altre particelle solide e, grazie alle sue peculiarità e alle sue alte prestazioni, a livello industriale se ne preferisce l’utilizzo, al posto di un ventilatore assiale.

Il ventilatore centrifugo rappresenta uno dei componenti fondamentali nell’ambito dei meccanismi delegati ad aspirare i gas presenti all’interno di un impianto industriale, perché, oltre a realizzare la funzione di ventilazione, è in grado anche di filtrare l’aria da sostanze inquinanti di varie tipologie.

L’uso prevalente del ventilatore centrifugo in ambito industriale è dovuto, oltre che alla sua particolare funzionalità, anche e soprattutto alle sue caratteristiche strutturali: in quanto dotato di particolare resistenza a specifiche condizioni di lavoro, può funzionare a ciclo continuo e senza soste anche h 24; inoltre, grazie alla sua notevole potenza, è in grado di trattare flussi d’aria di portate e temperature anche molto elevate.

Come suggerito dal nome, questo tipo di ventilatore sfrutta l’azione della forza centrifuga per l’aspirazione e il trasporto dei flussi d’aria.
La sua struttura “a chiocciola” è costituita da una coclea a spirale, al cui interno ruota un’elica formata da pale disposte in modo da imprimere un movimento rotatorio all’aria aspirata, la quale, per effetto della forza centrifuga, viene spinta dal centro verso le pareti laterali della coclea e quindi espulsa dalla bocca di mandata.

  • Classificazione dei ventilatori centrifughi

Dal punto di vista della struttura, si distinguono due grandi categorie di ventilatori centrifughi: leggeri e industriali, costruiti in acciaio al carbonio verniciato o in acciaio inox, materiali particolarmente adatti a trattare inquinanti anche particolarmente aggressivi. Le ventole centrifughe create per lavorare all’interno di impianti industriali hanno una struttura elettrosaldata che risulta, oltre che molto robusta, anche particolarmente versatile, grazie alla trasmissione a cinghia, che modula il funzionamento della girante in base alle esigenze dell’impianto.

Dal punto di vista del funzionamento, invece, la classificazione dei ventilatori centrifughi viene fatta tenendo conto della direzione delle pale in relazione al verso di rotazione della ventola.
Questa distinzione riconosce la rilevante importanza rappresentata dalla disposizione delle pale, in quanto determinante non soltanto del funzionamento ma anche dell’efficienza del ventilatore.

Secondo questa classificazione, quindi, esistono ventilatori centrifughi

  • a pale rovesce, ovvero rivolte all’indietro, idonei all’utilizzo in locali di ampiezza medio/grande, che presentano volumi anche notevoli di aria pulita o poco polverosa: sono dispositivi ad alta efficienza, poco rumorosi e a basso consumo energetico;
  • a pale avanti, capaci di lavorare in ambienti con flussi di aria più voluminosi e maggiormente polverosi: disponibili in differenti portate e pressioni sono strutturati in maniera da poter essere destinati anche a differenti tipologie di utilizzo;
  • a pale radianti, efficaci nel convogliare l’aria che contiene una quantità anche elevata non soltanto di polvere, ma anche di altri materiali solidi (come granuli o trucioli di legno). Anche se sono più rumorosi, hanno comunque una elevata resistenza all’uso e una maggiore durata nel tempo.

Ne esiste poi una quarta tipologia, denominata “a pale scirocco”: si tratta di meccanismi compatti, versatili (possono essere dotati anche di doppia aspirazione) ed anche economici. Sono in grado di trattare anche grandi volumi di gas, ma hanno un rendimento complessivo più basso rispetto agli altri modelli.

  • Vantaggi e inconvenienti del ventilatore centrifugo

Rispetto ad un ventilatore assiale, l’aspiratore centrifugo ha portate e valori di pressione più alti, è in grado di trasportare fluidi anche molto aggressivi e dalle temperature anche piuttosto elevate. Inoltre, sfruttando l’effetto della forza centrifuga, riesce a spingere l’aria ad un’altezza maggiore.

Il suo principale svantaggio consiste nella maggiore difficoltà di installazione e, di conseguenza, nel costo più elevato d’impianto. Il montaggio di un sistema di ventilazione centrifuga presuppone, infatti, una configurazione apposita delle tubazioni e, dato il maggiore ingombro della struttura, necessita di un alloggiamento che occupa spazi più ampi.

Di contro, comunque, il ventilatore centrifugo, assicura prestazioni elevate anche all’interno di un impianto industriale nel quale siano presenti forti resistenze e condizioni ambientali impegnative, riuscendo a svolgere il suo lavoro sempre in maniera ottimale.

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